La buia danza di scorpione - The Scorpion's last Dance
Mi dicono di origini
sgomente in queste acque: qui sono erede
figlio limpido––ed amo il fiume
inevitabile
in cui l’intrigo del mio tempo
si accomoda
osservo nel fondo rotolare l’isola
verso il nulla
l’età muta calore
il vespaio del gorgo
e l’uno vuole il perché dell’altro:
tu sempre uguale, io
dissennato
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They tell me of my dismayed
origins in these waters: here I am the heir
the limpid son––and I love the
ineluctable
river where the intrigues of my time
adjust
deep down I observe my island roll
toward nothingness
the age has changed its ardor
the eddy its hornet’s nest
and each wants the why of th other:
you ever the same, I
going mad
(SR) |
Al palo del telegrafo orecchio il ronzìo
il sortire incandescente da quando
le origini estreme
provocano la terra
percepisco
accensioni e dovunque mi sparga
chiasso d’inizio odo
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My ear at the telegraph pole I catch the hum
the incandescent emergence ever since
the earliest origins
have provoked the earth
I perceive
sparks igniting and wherever I’m scattered
I hear the uproar of beginnings
(SR) |
Al calpestio di crocifissi e crocifissi
sputo secoli di vecchie pietre
strade canicolari
il pungente sterco di cavalli immusoniti
in siepi di siccità
(al gomito dell’Adige allora crescevo
di indovinazioni rumori d’altre città)
e sputo sui compagni che mi tradirono
e in me chi forse mi ricorda
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At the trampling of crosses upon crosses
I spit out centuries of ancient stones
dogday roads
and the piquant dung of horses sulking
in the edges of drought
(at the elbow of the Adige I grew up
on guesses, rumors of other cities)
and I spit on the buddies who betrayed me
and inside me on those who may remember
(SR) |
Ti si offende––si insiste a dire
che t’ingrassi nello sterco
ma io so qual è
la verità: segui l’obbligo della
condizione
––tolto dal trogolo
corda al muso oblungo non hai diritto,
resiste l’intuizione quella consapevolezza
ma sei rattenuto
malmenato sulla cassa rovesciata
e ti si sgozza l’intelligenza
mentre il sangue ti sballotta
e mi sballotta in rantolo
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How we insult you, insist
you fatten of filth
but I know
what the truth is: follow the conditions that
fate forced on you
––dragged here from the trough
a rope around your blunt snout, you have no say
––intuition resists, that deep knowledge
but you’re held down
tortured on the upturned crate
your intelligence slaughtered
as the blood whirls you about
whirls me with a derath rattle
(SR) |